sabato 26 febbraio 2011

Lingue parlate in Italia

Lingua


Ci sono circa 58 milioni di persone che parlano Italiano in Italia più 1.5 milioni di parlanti sparsi in Croazia, Francia e Slovenia, circa 500,000 in Svizzera e un ampio gruppo di immigrati Italiani che si trovano in Argentina, Australia, Brasile e Stati Uniti.
I dialetti sono utilizzati all’incirca dal 60% degli Italiani e sono parlati esclusivamente dal 15% della popolazione. Comunque, sebbene gli Italiani conversino in dialetto nelle proprie famiglie, essi tendono a parlare un Italiano standard sul posto di lavoro e quando viaggiano al di fuori della loro regione di residenza o quando si rivolgono a stranieri.
In realtà, la lingua universale dell’Italia è il linguaggio dei segni usando prevalentemente le mani (senza le quali molti italiani non riuscirebbero a parlare), ma anche tutto il corpo viene impiegato, incluse le espressioni facciali.
La prima lingua per circa 2.5 milioni o il 5% della popolazione è rappresentata, a seconda della zona geografica, dal Francese o dal Tedesco o dallo Sloveno. L’Italia è terra di numerose minoranze linguistiche, ad alcune delle quali sono stati garantiti privilegi in regioni che godono di “statuti speciali”, dove queste lingue vengono equiparate all’Italiano. Tra queste troviamo il Francese (Valle d’Aosta), Tedesco (Alto Adige) and Sloveno (Friuli-Venezia Giulia), che sono lingue ufficiali insegnate nelle scuole statali di queste regioni.
Il Franco-Provenzale o Arpitano (dialetti francesi) sono parlati in Valle d’Aosta, in alcune valli del Piemonte e in nell’Alta Val Argentina (IM) sono parlati dialetti Provenzali o Occitani. La maggior parte della minoranza linguistica tedesca (circa 300,000 persone parlano il dialetto Austro-Bavarese) vive in provincia di Bolzano, mentre quella Slovena è generalmente ristretta nella Val di Resia (Ud) nell’alta valle della Torre e del Natisone, nella Valle del Canale, la parte Est della provincia di Gorizia e nella maggior parte della provincia di Trieste (per un totale di circa 50,000 persone). Alcuni gruppi che parlano il Serbo-Croato sono stati trovati in Molise mentre il Croato, la più piccola minoranza linguistica rappresentata da circa 2,000 persone, sopravvive in provincia di Campobasso in Molise.
Comunità che palano l’Albanese sono concentrate per lo più in Sicilia e Calabria ma sono state trovate anche in Molise, Abruzzo, Campania, Puglia e Basilicata, alcune delle quali (che discendono da mercenari Albanesi del XV secolo) parlano un dialetto Albanese che si chiama Arbëresh.
Ci sono gruppi che parlano il Catalano nella città di Alghero nel nord-ovest della Sardegna che risalgono a quando l’isola venne conquistata dalla corona di Aragona nel 1354. Dialetti del greco sono parlati in alcune parti della Calabria e della Puglia.Greek dialects are spoken in some parts of Calabria and Puglia. Ci sono poi zingari che parlano il dialetto Sinti nel nord e il dialetto Rom nel sud del paese.
I principali dialetti Italiani sono il Sardo (circa 1,350,000 parlanti), Friulano (circa 700,000 parlanti) e il Ladino (circa 40,000 parlanti). Il Sardo, parlato in Sardegna, virtualmente è considerato come una lingua a se stante, simile al Catalano e risale alla dominazione Spagnola. Le variazioni nei dialetti possono essere estremamente marcate come ad esempio nel Ligure (un miscuglio tra Italiano, Catalano e Francese), Napoletano e Siciliano.
L’Italiano è una lingua romanza ed è una bellissima lingua, relativamente semplice da imparare in particolare per chi già conosce il Francese o lo Spagnolo (o il Latino). La Chiesa Cattolica usa ancora il Latino come lingua ufficiale delle liturgie ed è ancora insegnato nelle scuole Italiane a partire dal IV ginnasio (con l’eccezione degli istituti tecnici e professionali).
L’Italiano moderno deriva dal Latino volgare e fu standardizzato nel tardo MedioEvo (XIV secolo) dal tiumvirato letterario formato da Dante, Boccaccio e Petrarca che scrissero principalmente in dialetto fiorentino e che conseguentemente divenne la base per l’Italiano standard. Quest’ultima è la lingua insegnata nelle scuole ed usata dai Media, sebbene sia spesso mescolata ai vari dialetti. Comunque, l’Italiano standard è stato largamente utilizzato solo a partire dall’unificazione dell’Italia avvenuta nel 1860. Gli Italiani si sono adattati lentamente alla lingua della nuova nazione, identificandosi maggiormente con i loro dialetti regionali.
Coloro che sono interessati alla lingua Italiana possono consultare il sito www.italianlang.org oppure http://italian.about.com.

Quanto costo una proprietà in Italia ?

I prezzi

In Italia, nella maggior parte delle aree, i prezzi di proprietà sono aumentati considerevolmente negli anni ottanta nella maggior parte delle aree, a causa della voglia di italiani e stranieri di possedere una seconda casa.
Tuttavia, a causa del crollo economico avuto nei tardi anni ’80, i prezzi sono scesi quando gli acquirenti sono scomparsi, nonostante l’Italia non abbia sperimentato una crisi drammatica simile a quella di molti altri paesi Europei e del Nord America. Durante la depressione la maggior parte di italiani ha semplicemente rifiutato di accettare i bassi prezzi di mercato decidendo di vendere solo se costretti. I prezzi sono inoltre stati mantenuti dalle prudenti linee di condotta adottate dalle banche italiane, che ha condotto ad alcune riappropriazioni rispetto ad altri paesi.
Con la fine del periodo di crisi, nel 1998, tuttavia, e grazie anche alla debolezza della lira sulla sterlina inglese ed il dollaro americano e l'entrata di diversi stranieri nel mercato ipotecario, i prestiti immobiliari sono stati più facili da ottenere. Dal 2002 la povera prestazione del mercato finanziario mondiale ha condotto a un aumento significativo dell'investimento nella proprietà italiana (come in molti altri paesi) ed al momento il mercato di proprietà è in grande rialzo.
Tra il 1998 e il 2002 i prezzi sono aumentati in media del 40 % su tutto il territorio nazionale (una media intorno al 7% l'anno) ed i prezzi sono attualmente aumentati rispetto all’inflazione (l'aumento medio nei primi sei mesi del 2003 era del 5,2 % paragonato all'inflazione del 2 e 3 %). I prezzi di proprietà nelle maggiori città tendono ad aumentare più lentamente (3,1% nella prima metà del 2003). Nelle zone rurali, dove non c’è alcune forte richiesta locale, è improbabile che i prezzi aumentino o scendano notevolmente.

Zone rurali

Come nella maggior parte dei paesi, il costo delle proprietà è significamene più economico nelle zone rurali, dove negli ultimi 30 anni, la maggior parte delle persone ha lasciato la propria dimora per trasferirsi in città, con l'eccezione di proprietà vicino Roma e ad altre maggiori città, più al sud andrete e più economica troverete la proprietà rurale. Tranne nelle zone più popolari (guardare la Toscana sotto), le proprietà rurali costano generalmente tra i €450 e i €2,000 per m2.
Sebbene potete spendere diversi milioni di euro per un lussuoso palazzo o una grande proprietà di paese, è possibile comprare una rinomata casa di campagna o un appartamento con una o due camere da letto in una piccola città per €60,000. In molte zone, parecchie vecchie case di campagna che devono essere totalmente restaurate possono valere sui €40,000, anche se dovete mettere in conto il fatto che dovrete poi pagare due o anche tre volte il prezzo d'acquisto per costi di rinnovo. In molte aree rurali, con una cifra che va dai €65,000 ai €150,000 potrete comprare una fattoria con due camere da letto e un pezzetto di terreno. Tuttavia, potrete anche pagare sui €350,000 per una piccola fattoria in una zona “in” in Toscana o un appartamento con una veduta sulla Riviera italiana.
Fra le zone più importanti rurali ci sono i laghi italiani (dove la piccola proprietà è disponibile eccetto per gli appartamenti), in cui si rispecchiano prezzi al di sopra della media, per esempio da €125,000 per un nuovo o rinomato appartamento di un camera da letto sul lago di Como o il lago Maggiore, e da €150,000 per un appartamento di due camere da letto. Se avete il sogno di vivere a Venezia, considerate che uno studio sul Canal Grande vi costerà intorno ai €300,000 – se riesce a trovarne uno! –E per gli appartamenti si parla di milioni. Le case sulla Riviera italiana sono estremamente costose, ma rappresentano un buon investimento. Qui un monolocale vi costerà sui €100,000 e un appartamento sul lungomare con una o due camere da letto intorno ai €300,000 o più.
Le proprietà nelle località sciistiche e nelle maggior parte delle isole sono anche costose dovute alla carenza della terra edilizia e dell'alta richiesta ma anche queste rappresentano un buon investimento e hanno buonissime possibilità di poter essere affittate. In una prestigiosa località sciistica, come Cortina, pagherete dai €100,000 per uno studio, ai €175,000 per un appartamento con una camera da letto fino ad arrivare ai €250,000 per un appartamento con due camere da letto. Una villa con due o tre camere da letto si aggira sul milione di euro. Per coloro che possiedono un piccolo budget bancario, gli appartamenti per le vacanze in molte località costiere in Sicilia partono dai €100,000.

Toscana

La Toscana è fino ad oggi la regione più popolare (e costosa) per l’acquisto di una casa fra gli stranieri, particolarmente il cosíddetto ‘il triangolo dorato' limitato da Firenze, Siena e Volterra, che sono conosciute per avere il più alto costo di proprietà al mondo. Per cui molti britannici hanno comprato delle case in Toscana che la regione di Chianti è stato chiamata ‘Chiantishire' dagli inglesi espatriati (“a corner of Italy that’s forever England”). Molte zone toscane sono estremamente costose, ma nelle aree come quelle della Lunigiana, del Mugello, al nord di Lucca ed intorno ad Arezzo, i prezzi sono circa la metà rispetto ad altri luoghi.
Tuttavia, se state cercando una proprietà in un'area attraente, troverete che nelle Marche ed in Umbria i prezzi si abbassano di circa il 30 - 50 % rispetto alle zone toscane più costosee le proprietà saranno inoltre 10 volte più grandi.

Città

I prezzi nelle maggiori città variano considerevolmente dal quartiere o zona, e le proprietà possono essere sotto divise nel signorile (raffinato o di lusso), il medio e l'economico. La proprietà più costose italiane si trovano a Milano e a Roma (dove dal 1998 al 2002 i prezzi sono rispettivamente aumentati dal 43 al 50 %) e, sicuramente, Venezia. Qui un appartamento da tre camere da letto può costare più di €400,000. Le proprietà di prima qualità possono costare fino ai €8,000 al m2 (metro quadrato) nel centro di Milano, a Roma e a Venezia, e da €1,500 a €5,000 in altre maggiori città e località. Tuttavia, la proprietà nella maggior parte delle città vanno generalmente dai €700 per m2 per una vecchia proprietà non restaurata fino a €4,000 per m2 per le nuove o restaurate proprietà. Nelle città e nei paesi, i garage e i posti macchina esterni sono venduti separatamene e possono costare rispettivamente intorno ai €25,000 e €12,000.

venerdì 25 febbraio 2011

La parola di oggi è ...

Mutuo

n.m. [pl. -i1 ( dir.) contratto con il quale una parte (mutuante) consegna all’altra (mutuatario) una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili, e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità 2 nel linguaggio comune, prestito a lungo termine assistito da garanzie per lo più immobiliari e rimborsabile per quote a scadenze determinate: mutuo ipotecario 

 Dal lat. mutuu(m), neutro sost. dell’agg. mutuus ‘prestato, dato in prestito’.

Rubrica sinonimi



(dir.) Gener. prestito.

sabato 19 febbraio 2011

La parola di oggi è ...

ormai

, o oramai , avv. 1 adesso, a questo punto, allo stato attuale: ormai dovrebbe esser chiaroormai è tempo di decidere;ormai non vale più la pena di prendersela | per sottolineare l’inevitabilità o l’irrimediabilità di una situazione, di un evento: ormai non si può fare più nulla per luiormai troppi anni sono trascorsi | con valore enfatico, in riferimento al tempo trascorso: sono ormai due mesi che non lo vedo 2 allora, a quel punto (riferito al passato o al futuro): quando il medico arrivò era ormai troppo tardial nostro arrivo sarà ormai notte 

 Comp. di ora 2 e mai.
Rubrica sinonimi
1Sin. a questo punto, adesso, ora; già; finalmente (p.e.: siamo ormai arrivati2 (riferito al passato o al futuro) Sin. allora, a quel punto.

Per finire le risate di oggi ...

Signore e signori ,con voi, “Baby”, di Justin Bieber, nella voce di Darth Vader

Come non parlare l'italiano.

Ho trovato su internet questa interessante parodia di un rit di successo. Non posso chiudere l'occhio all'italiano. 



Come non parlare lo spagnolo.

Ho trovato da me questo video di un comediante dalle mie parte. Lui ha preso una delle nostre canzone e ha fatto un buon imbrogliese con lo spagnolo. Divertentissimo.

SIII

Ascolta la cronaca del TG7 e fai un piccolo riassunto per la prossima lezione.

domenica 13 febbraio 2011

La solitudine

Ascolta la meravigliosa interpretazione di Laura e Gianna Nanini a San Siro nel concerto AMICHE PER L'ABRUZZO e completa la lettera con gli articoli determinativi singolare o plurale:

Marco se n'è andato e non ritorna più
___treno delle sette e trenta senza lui
È un cuore di metallo senza ___anima
Nel freddo del matino grigio di città

A scuola___banco è vuoto, Marco è dentro me
È dolce ___ suo respiro fra____ pensieri miei
Distanze enormi sembrano dividerci
Ma ___ cuore batte forte dentro me

Chissà se tu me penserai
Se con ____tuoi non parli mai
Se ti nascondi come me
Sfuggi gli sguardi e te ne stai

Rinchiuso in camera e non vuoi mangiare
Stringi forte al te____cuscino
Piangi non lo sai
Quanto altro male ti farà la solitudine

Marco nel mio diario ho una fotografia
Hai occhi di bambino un poco timido
La stringo forte al cuore e sento che ci sei
Fra i compiti d'ingliese e mathematica

Tuo padre e ­­­­____ suoi consigli che monotonia
Lui con _____suo lavoro ti ha portato via
Di certo ____ tuo parere non l'ha chiesto mai
Ha detto: "un giorno tu mi capirai"

Chissà se tu mi penserai
Se con ____ amici parlerai
Per non sofrire più per me
Ma non è facile lo sai

A scuola non me posso più
E ____ pomeriggi senza te
Studiare è inutile tutte ____idee
Si affollano su te

Non è possibile dividere
____vita di noi due
Ti prego aspettami amore mio
Ma illuderti non so

____ solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
è l'inquietudine di vivere
____vita senza te

Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
____ storia di noi due

____solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
è l'inquietudine di vivere
____vita senza te

Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
____storia di noi due
____solitudine 

giovedì 10 febbraio 2011

ESERCITAZIONI SULL’USO DEL CONDIZIONALE




Esercizio 1: condizionale semplice
Ti presentiamo una serie di frasi con le forme verbali all’indicativo presente. Riscrivi le frasi utilizzando la forma verbale al condizionale.

Es.: Io scrivo molte lettere.
Io scriverei molte lettere.

  1. Noi partiamo domani alle sei.


  1. Voi avete vinto al lotto.
  1. Io mangio volentieri con te.
  1. Lui cambia casa.
  1. Maria invita tua sorella alla sua festa di compleanno.

Esercizio 2: condizionale composto
Ti presentiamo una serie di frasi con degli spazi bianchi. Completa le frasi inserendo la forma giusta di condizionale composto del verbo tra parentesi.

Es.: Ieri Carlo (cucinare) ____________ volentieri il pesce, ma non ha fatto in tempo a comprarlo.
Ieri Carlo avrebbe cucinato volentieri il pesce, ma non ha fatto in tempo a comprarlo.

  1. Stasera (rivedere) __________ volentieri quel film alla tv, invece devo andare a cena fuori.
  1. Questa mattina (dovere) _________ prendere l’ombrello perché piove, invece ti stai bagnando tutto.
  1. Il mese scorso Luciana (andare) _________ volentieri a Torino, invece è rimasta a Roma a lavorare.
  1. Lo scorso week end Simona (partire) __________ con i suoi amici, ma purtroppo non ha trovato posto in albergo.
  1. Noi (venire) _________ a trovarti in macchina, ma avevamo paura di non trovare parcheggio.

Esercizio 3: situazioni comunicative

Ti presentiamo una serie di situazioni comunicative. Scrivi delle frasi adatte per ogni situazione usando il condizionale delle forme verbali.

  1. Sei in un bar e vuoi bere un espresso.
  1. Sei in una stanza con altre persone, hai molto caldo e decidi di chiedere di aprire la finestra.
  1. Sei sull’autobus e non conosci la fermata più vicina alla stazione. Chiedi al tuo vicino se te la può indicare.
  1. Sei in una biglietteria e hai appena comprato il biglietto per Roma. Chiedi al bigliettaio di dirti il binario da dove parte il treno.
  1. Te e un tuo amico siete in macchina e vi siete persi la strada per andare una festa. Vi fermate e chiedete ad un passante quale strada fare.

Esercizio 4: uso del passato e del condizionale composto


Ti presentiamo una serie di frasi. Riscrivi le frasi trasformando il primo verbo in una forma adatta di passato ed il secondo in una forma adatta di condizionale composto.

Es.: Penso che Giovanni prenderà la patente.
Pensavo che Giovanni avrebbe preso la patente.

  1. Loro sono sicuri che passeranno l’esame di italiano.
  1. Tutti sanno che faremo tardi alla festa di questa sera.
  1. Luca immagina che la moglie sarà contenta di andare a cena fuori questa sera.
  1. Vanessa crede che la prossima estate andremo in vacanza in Sardegna.
  1. Io penso che il prossimo anno andrò a lavorare all’estero.

La parola di oggi è ...

vicissitudine

n.f. [pl. -i] 1 ( spec. pl.) vicenda non lieta; traversia: le vicissitudini della vita; dopo tante vicissitudini riuscì a salvarsi 2 ( ant.) avvicendamento, alternanza di fatti, di avvenimenti

Dal lat. vicissitudine(m), deriv. di vicis ‘vece’.

Rubrica sinonimi

(spec. pl.) Sin. traversia, peripezia, disavventura, difficoltà, tribolazione.

Passato Remoto Esercizio

Dante Alighieri Osservi che la biografia di Dante viene fatta dal presente indicativo. Prova a sostituirlo dal Passato Remoto.
Dante Alighieri nasce a Firenze nel 1265 in una famiglia della piccola nobiltà fiorentina. Il suo primo e più importante maestro di arte e di vita è Brunetto Latini, che in questi anni ha una notevole influenza sulla vita politica e civile di Firenze. Dante cresce in un ambiente "cortese" e stringe amicizia con alcuni dei poeti più importanti della scuola stilnovistica: Guido Cavalcanti, Lapo Gianni e Cino da Pistoia.
Ancora giovanissimo conosce Beatrice (figura femminile centrale nell'opera del nostro poeta), a cui Dante è legato da un amore profondo e sublimato dalla spiritualità stilnovistica. Beatrice muore nel 1290. Dopo questa disgrazia Dante vive un momento di crisi. Dante, a partire dal 1295, entra attivamente e coscientemente nella vita politica della sua città.
La sua carriera politica raggiunge l'apice nel 1300 quando Dante, guelfo di parte bianca, viene eletto priore (la carica più importante del comune fiorentino): il poeta è un politico moderato, tuttavia convinto sostenitore dell'autonomia della città di Firenze, che deve essere libera dalle ingerenze del potere del Papa . L'anno successivo, il papa Bonifacio VIII decide di inviare a Firenze Carlo di Valois, fratello del re di Francia, con l'intenzione nascosta di eliminare i guelfi bianchi dalla scena politica. Il poeta non ritornerà mai più nella sua città natale, è condannato ingiustamente all'esilio.
Iniziò un pellegrinaggio per l'Italia. Prese contatto con Bartolomeo della Scala a Verona e con i conti Malaspina in Lunigiana, e tra il 1304 e il 1307 compose il Convivio (poi rimasto interrotto) per acquisire meriti di fronte all'opinione pubblica (per lungo tempo coltivò l'illusione di poter essere richiamato nella sua città come riconoscimento della sua grandezza culturale). Appartiene allo stesso periodo il De Vulgari Eloquentia. Col passare degli anni Dante iniziò a vedere il suo esilio come simbolo del distacco dalla corruzione, dagli odi e dagli egoismi di parte. La denuncia e il tentativo di indirizzare di nuovo l'uomo verso la retta via sono per lui l'ispirazione di una nuova poesia che prende forma nella Divina Commedia
L'imperatore Arrigo VII continua a sostenere le idee politiche di Dante, possibile portatore di pace nella nostra penisola; ma di nuovo la speranza svanisce con la morte improvvisa dell'imperatore nel 1313.
Muore a Ravenna nel 1321.

PASSATO REMOTO: USI


Il passato remoto è usato raramente nel parlato nel nord Italia, mentra nel sud è più usato del passato prossimo.
Il passato remoto è il tempo della narrazione scritta, formale: è usato nei romanzi, nelle novelle e nelle fiabe, nei testi di storia e letteratura, nei profili bibliografici (quindi è usato soprattutto alla 3° persona singolare e plurale). Nel parlato indica che i fatti riportati sono sentiti cronologicamente o psicologicamente lontani da chi parla.
Il passato prossimo, invece, è il tempo dellla narrazione orale o scritta informale: è usato nelle lettere, negli articoli di giornale ecc.
Secondo l'ortodossia grammaticale si utilizza il passato remoto quando ci si riferisce a momenti del passato piuttosto distanti o i cui effetti non durano al momento dell'enunciazione; in realtà il passato remoto è soprattutto la risorsa per narrare le vicissitudini personali del passato, permanenti nella memoria, degne di essere trasmesse perché considerate paradigmi di esperienze formative: non più (o non solo) strumento adatto a richiamare solo epoche remote, né tempo verbale tipico dei meridionali e dimenticato dai settentrionali, ma risorsa linguistica fornita di carica emotiva: uno strumento necessario a esprimere quella tendenza tutta umana di "sacralizzare un'esperienza del vissuto". Al processo di reminescenza, messo in moto dalle
 sollecitazioni contestuali esterne del momento, seguirà la narrazione in cui si trasmetterà tutto il sentimento di "quello e solo quel momento" importante della propria o altrui storia: il peso del passato trasportato all'oggi.
CONIUGAZIONE REGOLARE
ANDARE CREDERE CAPIRE
and -ai cred -ei /etti cap -ii
and -asti cred -esti cap -isti
and -ò cred -é /ette cap -ì
and -ammo cred -emmo cap -immo
and -aste cred -este cap -iste
and -arono cred -erono /ettero cap -irono
CONIUGAZIONI IRREGOLARI
ESSERE: fui, fosti, fu, fummo, foste, furono
AVERE: ebbi, avesti, ebbe, avemmo, aveste, ebbero
DARE: diedi, desti, diede, demmo, deste, diedero
STARE: stetti, stesti, stette, stemmo, steste, stettero
Molti verbi in -ERE sono irregolari alla 1° e alla 3° persona singolare e plurale, nelle quali assumono la terminazione (accentata) in -i, -e, -ero che si aggiunge alla radice:
DIRE: diss-i, dicesti, diss-e, dicemmo, diceste, diss- ero
VOLERE: voll- i, volesti, voll-e, volemmo, voleste, voll-ero
CHIEDERE: chies-i, chiedesti, chies-e, chiedemmo, chiedeste, chies- ero.
Tra i numerisi irregolari si possono distinguere tre gruppi principali:
in - si (chiesi)
in - ssi (dissi)
con il raddoppiamento della consonante (volli).
Ci sono regole ma veramente è quasi più semplice imparare i verbi
Diamo di seguito i verbi irregolari più usati con la prima persona da cui ricavare le altre:
accendere accesi   nascere nacqui
accorgersi mi accorsi   nascondere nascosi
ammettere ammisi   offendere offesi
apparire apparvi   perdere persi
attendere attesi   persuadere persuasi
bere bevvi   piacere piacque
chiedere chiesi   piangere piansi
chiudere chiusi   piovere piovve
coinvolgere coinvolsi   reggere ressi
commuovere commossi   rendere resi
comprendere compresi   reprimere repressi
concludere conclusi   respingere respinsi
conoscere conobbi   ridere risi
convincere convinsi   riflettere riflessi
correre corsi   rispondere risposi
costrigere costrinsi   rivolgere rivolsi
crescere crebbi   rompere ruppi
decidere decisi   sapere seppi
deludere delusi   scendere scesi
difendere difesi   sconfiggere sconfissi
diffondere diffusi   sconvolgere sconvolsi
dipingere dipinsi   scrivere scrissi
dire dissi   scuotere scossi
dirigere diressi   smettere smisi
discutere discussi   sorgere sorsi
distruggere distrussi   sospendere sospesi
dividere divisi   spegnere spensi
escludere esclusi   stendere stesi
esplodere esplosi   succedere successi
esprimere espressi   svolgere svolsi
fare feci   tingere tinsi
giungere giunsi   togliere tolsi
leggere lessi   uccidere uccisi
mettere misi   valere valsi
mordere morsi   venire venni
muovere mossi   vincere vinsi

domenica 6 febbraio 2011

L’Italia delle droghe: cresce la cocaina tra i giovani


Pastiglie d'ecstasy
Le canne sempre in auge, certo, ma la cocaina è in crescita. Soprattutto tra i più giovani. L’ecstasy non “tira” più come prima, l’eroina è roba da reduci, ma continua a uccidere. E l’acquisto? Dal pusher di fiducia o più comodamente, da qualche negozio on line (per le droghe sintetiche). Il rapporto annuale dell’Osservatorio europeo su droghe e tossicodipendenze (Emcdda) diffuso oggi fornisce molte informazioni sulla diffusione e l’uso degli stupefacenti in Italia e in Europa, non tutte scontate.
Ad esempio il nostro paese in ambito europeo è tra quelli che hanno fatto registrare il più alto consumo di cocaina tra i giovani: il 7,4% degli intervistati tra i 15 e i 34 anni ha dichiarato di averne fatto uso almeno una volta, il 3,2% negli ultimi 12 mesi. Percentuali maggiori si incontrano solo in Spagna (5,2%) e nel Regno Unito (5,4%). Percentuali che si alzano notevolmente nel caso della cannabis (e derivati): ne ha fatto uso quasi un italiano su 3, (il 29,3%) secondo la ricerca. L’11,2% nell’ultimo anno. E si comincia da sbarbatelli: il 27% dei ragazzi tra i 15 e i 17 anni dichiara di essersi fatto almeno una canna. Merito forse del prezzo, stimato dall’Emcdda intorno ai 6 euro per grammo, al di sotto della media europea. Meno a buon mercato la cocaina: 90 euro circa a grammo contro i 150 dell’Inghilterra. Secondo il report in Italia nel 2006 ci sono stati 517 decessi relazionati alla droga (il dato è in costante decrescita dal 1996) e 68mila reati (includendo il possesso di stupefacenti).
Il rapporto europeo riprende dati del ministero dell’Interno sul mercato della droga: l’Italia è uno snodo fondamentale del traffico internazionale. La cocaina viene dalla Colombia, l’eroina dall’Afghanistan, l’hashish è prodotto in Marocco, la marijuana proveniente dall’Albania e le droghe sintetiche importate dall’Olanda. Nel 2006 per numero di sequestri la prima droga è stata l’ecstasy (il 51% del totale) seguita dalla cannabis (il 46%).
Le domande di trattamento registrate nel 2006 in 514 dei 544 centri presenti sul territorio nazionale sono state 47.823, di cui 34.836 riguardano pazienti che presentano per la prima volta la richiesta. Nel 56,7% delle domande di trattamento, la droga consumata sono gli oppiacei, seguiti dalla cocaina (24,8%) e dalla cannabis (15,7%). Le persone sotto trattamento con metadone nel 2006 sono state 97.434. ”Ogni ora un giovane muore in Europa per un’overdose e questo dato allarmante rende urgente la necessità di sensibilizzare i giovani sui seri rischi dell’assunzione di stupefacenti”, ha osservato il commissario europeo alla Giustizia Jacques Barrot, sottolineando che è questa la filosofia che sta alla base del piano d’azione sulle droghe, che sarà presentato dalla Commissione Ue il prossimo anno.

Le Droghe

Leggi il testo e alla fine scrivi un tuo parere. Buona lettura.

Perchè Legalizzare...
Il proibizionismo è un fallimento, finora le politiche proibizioniste si sono dimostrate totalmente inefficaci, e non esiste motivo per pensare che le cose cambino in futuro. Mantenendo illegale la cannabis il governo causa più danni al consumatore di quelli arrecatigli dal fumo. Inoltre la cannabis è meno nociva di un Hamburger di Mc Donald's. Il ph della Coca Cola è 2,5 ed è legalmente bevibile !!!! Esistono altre sostanze legalmente in commercio con effetti devastanti per la salute, pensate solo a tutti i derivati del petrolio ed ai loro gas, che respiriamo quotidianamente...
Oltre alle droghe esistono degli oggetti ben più pericolosi per la salute, questi oggetti sono le armi. Un arma serve nel migliore dei casi a ferire qualcuno o peggio uccidere. Le armi a differenza delle droghe fanno sempre male, eppure sono perfettamente legali in tutto il mondo. La marijuana non solo non è nociva alla salute ma è un toccasana per milioni di persone in tutto il mondo, come è noto la cannabis è una cura riconosciuta per diverse malattie gravi per esempio la sclerosi multipla, il glaucoma,ed altre gravi patologie, è inoltre utile anche nella terapia del dolore . Purtroppo però le persone che "spingono" a favore della legalizzazione continuano a sottolineare solo questi aspetti di erba medicinale. Continuando a proporre la marijuana come medicina per malattie gravi si trascura il suo più importante utilizzo, ovvero la cura che milioni di persone hanno trovato per risolvere un sacco di problemi quotidiani, Stress,ansia,malumore,irrequietezza,sonno,aggressività ecc ecc. Pensiamo solo al fatto che la marijuana cura il malumore.
Se fosse libera renderebbe migliore la vita a tutti quanti. Ovviamente chi è contrario alla canapa , non l ha mai provata. Chi considera droga la cannabis non ha mai provato nessuna sostanza stupefacente e non ha mai cocosciuto un alcolizzato. In questa situazione di illegalità che non giova a nessuno se non alla criminalità troviamo ancora dei presunti "esperti" di droghe pagati per far credere il falso,che vanno in tv a dire che la droga è il demonio e gli spinelli sono un male.Quasi nessuno tra questi "esperti" ha esperienza diretta sul argomento trattato..
Voi andreste da un taxista che non ha mai guidato??
I governi affidano la politica delle droghe a gente che di droga non capisce una sega. Non bisogna fare i tossici per essere degli esperti di droga, basterebbe lavorare qualche anno in una comunità di recupero per avere un minimo contatto con le persone coinvolte dal problema e quindi capire che la marijuana non è una droga se confrontata con altre sostanze alcol compreso .Inoltre legalizzando la marijuana i governi toglierebbero alle organizzazioni criminali una buona fetta dei loro guadagni,che attualmente vengono reinvestiti nell'acquisto di droghe pesanti, armi,ed in altre attività illecite.

Legalizzare subito, per tutte le persone che vivono rispettando le regole e che vorrebbero fumare le canne senza rischiare la galera.


La classifica qui sotto è ricavata dalla media totale dei tre parametri (df= danni fisici, dip= dipendenza, ds= danni sociali), riportata fra parentesi.

1- Eroina (2.77): df 2.78, dip 3, ds 2.54
2- Cocaina (2.29): df 2.33, dip 2.39, ds 2.17
3- Barbiturici (2.08): df 2.23, dip 2.01, ds 2
4- Metadone (1.84): df 1.86, dip 2.08, ds 1.87
5- Alcool (1.84): df 1.40, dip 1.93, ds 2.21
6- Ketamina (1.74): df 2, dip 1.54, ds 1.69
7- Benzodiazepine (1.70): df 1.63, dip 1.83, ds 1.65
8- Anfetamina (1.66): df 1.81, dip 1.67, ds 1.50
9- Tabacco (1.62): df 1.24, dip 2.21, ds 1.42
10- Buprenorfina (1.57): df 1.60, dip 1.64, ds 1.49
11- Cannabis (1.33): df 0.99, dip 1.51, ds 1.50
12- Solventi (1.27): df 1.28, dip 1.01, ds 1.52
13- 4-MTA (1.26): df 1.44, dip 1.30, ds 1.06
14- LSD (1.22): df 1.13, dip 1.23, ds 1.32
15- MPH (1.18): df 1.32, dip 1.25, ds 0.97
16- Steroidi (1.15): df 1.45, dip 0.88, ds 1.13
17- GHB (1.11): df 0.86, dip 1.19, ds 1.30
18- Ecstasy (1.09): df 1.05, dip 1.13, ds 1.09
19- Popper (0.92): df 0.93, dip 0.87, ds 0.97
20- Khat (0.79): df 0.50, dip 1.04, ds 0.85


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