sabato 24 aprile 2010

Dimagrisci e rinasci: il metodo Albanesi

Magri, sani e belli

Ho visto al telegiornale il solito servizio contro obesità e sovrappeso. I soliti noiosi dati, i soliti ripetitivi consigli, mai qualcuno che tenti di smontare l'alibi che gran parte della popolazione (evidentemente ancora piuttosto ignorante) usa per non fare nulla: ritenere che un po' di ciccia faccia bene. Se non si rimuove questo alibi, ognuno tende a vedere solo la grande obesità e accetta i suoi 5 kg di troppo che negli anni diventeranno 10, 15, 20 ecc.La situazione è analoga a quella del fumo. Pensiamo a come sia stata assurda la posizione che riteneva che un vero uomo dovesse fumare, a come si accettava e si mitizzava (pensiamo a H. Bogart o a J. Wayne, entrambi morti di cancro, il primo all'esofago e il secondo al polmone) l'uomo che spegneva una sigaretta dietro l'altra. Quanti morti è costata quella stupida credenza?Diciamolo: ritenere che un po' di ciccia in più sia positivo è una posizione insostenibile e poco intelligente, proprio come ritenere che fumare dia un certo contegno, un certo stile.L'aspetto più ridicolo (uso un aggettivo forte proprio perché certe idee sono preistoriche) della vicenda è che molte persone sovrappeso si permettono di criticare chi ha adottato un buon stile di vita ed è dimagrito.In genere, quelli che criticano l'aspetto di chi è dimagrito lo fanno:
§ una piccola, ma non trascurabile, percentuale per invidia. Devono trovare una scusa per contestare e che di meglio dell'estetica o della salute?
§ In base a visioni dell'estetica e della salute ormai superate.
§ Estetica
Quasi tutti coloro che criticano il dimagrimento partono dall'aspetto del viso. Non sono d'accordo sul fatto che l'assottigliamento del viso provochi naturalmente degli inestetismi. Qualche anno fa una ragazza del nostro gruppo fece un sondaggio fra noi maschi per sapere quale fosse il canone preferito di bellezza femminile. Esempi come Sabrina Ferilli o Valeria Marini non ottennero alcun voto. Come si spiega ciò, visto che la maggior parte degli italiani le mette ai primi posti, esteticamente parlando? Una scuola di estetica (che approvo) spiega che
la bellezza dell'essere umano può essere messa in relazione con il concetto di efficienza che il corpo sprigiona.
È seguendo inconsciamente questo concetto che molti palestrati mettono su un sacco di muscoli perché sono convinti che una parte della popolazione femminile sia attratta dai muscoli, simbolo di efficienza sessuale. E penso abbiano ragione, anche se altre donne mai si sentirebbero interessate a un body builder. Nel sondaggio nessuno di noi ha indicato la Ferilli o la Marini per il semplice fatto che tutti noi "naturalmente" scegliamo donne magre e sicuramente anteponiamo una modella stile anglosassone a bellezze italiche un po' formose. Idem una donna molto attiva non sceglierebbe mai un Fantozzi non grasso, ma con la pancetta, perché quei pochi chili di sovrappeso le farebbero capire che l'uomo che ha di fronte è fisicamente una nullità. Se lo stesso sondaggio fosse stato condotto fra runner per nulla attenti all'alimentazione, la Ferilli e la Marini avrebbero avuto certamente più voti.I critici quindi ragionano non in base a canoni generali, ma a canoni loro, canoni che sottintendono una filosofia di vita che è ormai deludente. Alcuni potrebbero obbiettare che questa filosofia è comunque condivisa dalla maggioranza delle persone. Non ne sono affatto convinto. I sex symbol maschili e femminili sono magri. Solo quando invecchiano ingrassano e piacciono comunque (in parte perché ormai famosi: è noto che personaggi famosi esteticamente scadenti "piacciono" in virtù della loro fama). A partire da Humphrey Bogart o da Gary Cooper (ho scelto due esempi di un'epoca in cui il salutismo non era praticamente ancora nato), anche il canone maschile non è mai paffuto. Considerate Tom Cruise o Brad Pitt quando diventarono sex symbol: avevano il viso scavato. Forse che le donne erano pazze nel sceglierli?Non parliamo poi delle donne. Nel cinema americano (che è quello che conta perché, volenti o nolenti, è quello che arriva dappertutto e che costruisce i modelli) le nostre maggiorate non trovano spazio perché i giovani le vedono già mamme o nonne, non coetanee. Sì, perché il sovrappeso naturalmente invecchia. Un ventenne magari è obeso, ma sicuramente non dimostra il sovrappeso tipico di un adulto con stile di vita discutibile.
Salute
Il secondo tasto dolente. Chi fa notare che un dimagrimento (salutistico) può essere nocivo, evidentemente è affezionato allo stereotipo della mamma che vuole il figlio sano solo se cicciottello; e in effetti pensa che il soggetto dimagrito sia malato. Premesso che la vita è nostra e nessuno ha il diritto di accusarci di seguire un buon stile di vita (al più può limitarsi a un consiglio non pressante), io in genere quando trovo qualcuno così stupido, mi diverto, con molta calma, a rigettare al mittente le accuse. "Illuminati figliolo, forse il malato sei tu che hai già un piede nella fossa, che sei spesso stanco, a volte senza interessi, che non riesci più a fare le cose che facevi dieci anni fa, che, quando d'estate fa caldo, ti sembra di morire, schiacciato dal tuo golfino di grasso ecc.". La gente s'incazza, ma qualcuno riflette.Se invece la persona è meno aggressiva e dotata di un briciolo di intelligenza, si può farla ragionare. Sempre con calma e con distacco, in sostanza basta chiedere:
§ Perché sarei malato?
§ Che malattia ho?
§ Non ti accorgi che tu vivi peggio di me?
§ Nota come molti tuoi fastidi [si elencano quelli probabilmente più critici per l'interlocutore] sono solo la conseguenza di uno stile di vita ormai superato.
§ Io sto bene, molto meglio di gran parte della gente. Ecc.
Le repliche - Sui due punti sopraccitati se ne inseriscono altri due, due "conseguenze" di situazioni particolari, la coppia e i giovanissimi.
1. Amore: l'amore non deve dipendere dall'aspetto fisico.
2. Anoressia: inneggiare alla magrezza può convincere molte ragazze che i loro intenti anoressici sono corretti.
Sul primo punto penso che giochino due fattori.
§ Il primo, umanamente comprensibile, è il tentativo di oggettivare una situazione soggettiva (se ho qualche chilo in più il mio compagno se mi ama non mi deve lasciare). In realtà non parlavo di un uomo che non guarda più sua moglie perché ha 4-5 kg di sovrappeso che francamente sono ininfluenti dal punto di vista estetico; io parlo di tutti quei poveracci (ovvio che valga anche alla rovescia con il marito, un tempo atletico e muscoloso, ora mappamondo con soli oceani di grasso) che si ritrovano con una compagna in rapida progressione lipidica: 45 kg a 20 anni e 70 kg a 40. La domanda fondamentale è: se la persona non ha rispetto di sé, perché il partner dovrebbe averlo per lei?
§ Il secondo fattore è più subdolo. Sono convinto che una buona parte delle donne che mi scrivono bacchettandomi su questa questione (sono tutte mail femminili!) ha una forte componente romantica. Come ho più volte ricordato nel sito, io credo che il romanticismo faccia sentire ancora oggi i suoi effetti negativi e devastanti. Qui mi limito a far notare come molte donne accettano che un amore finisca per un cambiamento caratteriale mentre non accettano che finisca per un netto cambiamento fisico, come se questo non dipendesse da scelte anch'esse volontarie. Il tempo, la gravidanza sarebbero loro i responsabili dei famosi 10 kg in più. Ma se fosse così, perché tutte le atlete che in gravidanza sono ingrassate anche di 15 kg sono tornate poi al peso originario e hanno magari vinto una medaglia olimpica?
Sul secondo punto non posso che rilevare che l'estremizzazione di un concetto non è colpa di chi lo espone, ma della mente malata che lo riceve e che lo distorce (in pratica non considera che un corpo deve essere magro, ma anche forte, mentre il corpo dell'anoressico non è mai forte!). Ogni concetto positivo può essere estremizzato. Applicando il Ma se..., se parlare di magrezza spinge molte ragazze all'anoressia, allora parlare di sesso può spingere molti alla pornografia.Scendendo in dettaglio, nessuna delle persone anoressiche che mi ha scritto ha mai superato i primi livelli del Gioco della vita. Che significa? Che equilibrate non sono e che il cattivo rapporto con il cibo non è che un sintomo di un malessere generale più profondo, sintomo, non causa dei problemi. Curiamo la personalità e migliorerà anche il rapporto con il cibo.

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