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L'alfabeto italiano si compone di 21 lettere: 5 sono vocali e 16 consonanti.
Esse sono disposte in un ordine convenzionale fisso, che viene seguito in ogni elenco alfabetico. Esso è il seguente:
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I nomi di tutte le lettere dell'alfabeto italiano sono di genere femminile poiché si sottintende che dinanzi ad esse venga posto il termine lettera.
Nell'elenco sono state incluse tra parentesi 5 lettere non appartenenti al nostro alfabeto, che tuttavia vengono usate nello scrivere nomi e vocaboli stranieri.
L'ordine alfabetico è seguito spesso per disporre le parole secondo le loro lettere iniziali, specialmente negli elenchi dei nomi propri e nei vocabolari.
Quando, nell'ordinare alfabeticamente più parole, alcune di esse hanno la stessa iniziale, si tiene conto della seconda lettera; per quelle che abbiano uguali la lettera iniziale e la seconda, si tiene conto della terza, e così di seguito.
Le lettere si scrivono in carattere minuscolo e maiuscolo; nell'insieme delle lettere, però, il carattere prevalente o normale è il minuscolo.
La maiuscola si adopera come lettera iniziale nei casi seguenti.
- All'inizio di ogni periodo, dopo il punto fermo (?). Si usa di solito anche dopo il punto interrogativo ed il punto esclamativo, quando questi chiudono un periodo; si può usare invece la lettera minuscola, dopo l'interrogativo e l'esclamativo, quando il periodo continua: ad esempio, Dio mio! chi l'avrebbe detto? chi l'avrebbe immaginato?.
- All'inizio di un discorso diretto, dopo i due punti e le virgolette: ad esempio, Il mio amico aveva detto: "Ascoltami, moglie." (Pascoli).
- Nei nomi propri, nei cognomi, soprannomi che indicano persona, animali, cose personificate: ad esempio, Marco, Giovanni, Maria; Alighieri, Garibaldi, Marconi; Giovanni Evangelista, Lorenzo il Magnifico, il Nibbio, lo Sfregiato; Fido, Bob; la Giustizia.
- Nei nomi geografici di nazioni, regioni ed isole: ad esempio, l'Italia, la Francia, la Russia; l'Abruzzo, la Liguria, il Lazio; Capri, Malta, Lampedusa.
- Con i nomi propri di città, mari, monti, fiumi, laghi: ad esempio, Roma, Parigi, Londra; il Tirreno, l'Adriatico, il Mediterraneo; il Gran Sasso, il Cervino, le Dolomiti; il Po, il Tevere, l'Arno; il lago di Garda, il lago Maggiore, il lago di Como.
- Con i nomi di solennità civili e religiose: ad esempio, il Natale, la Pasqua, il Risorgimento, la Resistenza.
- Con i nomi di stelle, pianeti, costellazioni: ad esempio, Sirio, Venere, Orsa Maggiore, Via Lattea. Riguardo a Sole, Terra, Luna, essi vanno scritti con la maiuscola quando è preminente il riferimento astronomico; con la minuscola in tutti gli altri casi: ad esempio, la Terra gira intorno al Sole e intorno al proprio asse; eclissi di Luna; ma: una festa al chiaro di luna; stare al sole; sentirsi mancare la terra sotto ai piedi.
- Con i nomi di enti, istituzioni, associazioni: ad esempio, il Senato, la Camera dei deputati, lo Stato, la Chiesa, la Croce Rossa, la Banca d'Italia.
- Nei titoli di libri e giornali, di opere delle arti figurative e della musica: ad esempio, la Divina Commedia, i Canti; la Repubblica, il Corriere della Sera; la Gioconda di Leonardo, il Gallo morente, la Primavera del Botticelli; l'Aida di Verdi, la Lucia di Donizetti, la Tosca di Puccini.
- Con i nomi di vie e di piazze (scrivendo però con la minuscola via, piazza): ad esempio, via Mazzini, via Pascoli, piazza Roma, piazza Cavour.
- Con i nomi dei segni zodiacali: ad esempio, Ariete, Bilancia, Vergine, ecc.
- Con i nomi attinenti alla sfera religiosa: ad esempio, Dio, il Signore, il Creatore, la Vergine, l'Assunta, l'Addolorata.
- Con i nomi di imprese, di società e di marchi commerciali: ad esempio, la casa editrice Mondadori, la Fanta, la pasta Barilla, l'anisetta Meletti.
- Nelle sigle: ad esempio, O.N.U., F.I.A.T., M.E.C., che si possono pure scrivere ONU, FIAT, MEC ed anche - più modernamente - Onu, Fiat, Mec.
- Con i nomi di parchi, ville: ad esempio, Villa Borghese, il Pincio, Villa d'Este, il giardino di Boboli.
L'uso delle maiuscole va oggi scomparendo nei seguenti casi.
- Con i nomi di nazionalità e di popoli: ad esempio, gli italiani, i francesi; i napoletani, i siciliani (meno comune gli Italiani, i Francesi; i Napoletani, i Siciliani; mentre si conserva con i nomi dei popoli antichi: i Babilonesi, i Greci, i Galli, gli Etruschi, ecc.).
- Con i nomi reverenziali di titoli, di cariche, ecc.: papa, vescovo, re, imperatore, ministro, deputato, senatore, presidente, dottore, ragioniere, ecc.
- Con i pronomi (?) e gli aggettivi (?) che si riferiscono a Dio, alla Madonna ed a personalità: ad esempio, Dio col suo aiuto ci salva da ogni pericolo. Le chiedo gentilmente di voler esaminare la mia domanda, per avere un Suo parere favorevole.
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