Tanto e tanto tempo fa… quando l’uomo non era stato ancora creato, Dio, dopo aver creato gli animali, decise di dare ad ognuno un compito all’interno del Creato: “Nulla potrà dirsi essere stato fatto per caso, e nessuno dovrà sentirsi inutile nel mondo che io ho creato…”. Per fare questo decise di radunare intorno a sé tutti gli animali che fino a quel momento popolavano il Creato, e trascorrere con loro i due anni successivi, per valutare i loro pregi, i loro difetti, le loro predisposizioni.
Ben presto Egli si accorse che due anni era un tempo anche fin troppo lungo, e dopo un anno e mezzo, in un prato sconfinato, iniziò ad assegnare a ciascuno il proprio compito. Vennero chiamati tutti, ad uno ad uno, in modo che nessuno si sentisse escluso, e a tutti venne dato un compito diverso, ma egualmente importante e dignitoso.
Per ultimo Dio chiamò il Cane, e, ad esso, disse: “Caro cane, anzi, Caro amico mio, mi sei stato fedele in quest’anno, hai avuto attenzione per ogni mio bisogno: quando ero solo eri lì ai miei piedi a tenermi compagnia, quando ero triste eri lì pronto a darmi il tuo affetto, quando ero sperduto nel buio della notte, eri lì pronto a guidarmi con il tuo fantastico fiuto. Sei stato un amico, e mi hai mostrato di essere un fantastico compagno di vita, per questo a te attribuirò il piu bello fra i compiti: Tu accompagnerai ovunque la migliore delle mie creazioni: L’UOMO.”
Il Cane sorrise.
Dio però precisò: “Attento però, non è un compito facile: troverai uomini pronti ad accoglierti con amore e gioia, ma a volte ne troverai pronti a scacciarti con pietre e insulti. Troverai uomini pronti a darti una casa, un rifugio, del cibo, ma purtroppo ve ne saranno altri pronti a lasciare che tu alloggi in ricoveri di fortuna, in miseria, anche pronti a lasciarti morire di fame”
Il Cane adesso aveva perso quella luce gioiosa che lo aveva illuminato fino a pochi minuti prima, e per un attimo si chiese il perchè di tale scelta, si chiese perchè proprio a lui, e non …al Leone ad esempio, che con la propria forza sarebbe di sicuro riuscito a sopportare un così difficile destino… o alla volpe che di certo con la propria furbizia avrebbe inventato uno stratagemma per sopravvivere…
Dio però continuò il suo discorso: “Amico mio, adesso ti starai chiedendo il perchè io abbia deciso questo, perché proprio a te abbia assegnato questa sorte… e allora sappi amico mio, che da ora fino alla fine del mondo, questo sarà il destino che riserverò solo a coloro che più AMO”
Il Cane capì, e torno a sorridere…
Da allora l’Uomo e il Cane sono amici inseparabili…
Ben presto Egli si accorse che due anni era un tempo anche fin troppo lungo, e dopo un anno e mezzo, in un prato sconfinato, iniziò ad assegnare a ciascuno il proprio compito. Vennero chiamati tutti, ad uno ad uno, in modo che nessuno si sentisse escluso, e a tutti venne dato un compito diverso, ma egualmente importante e dignitoso.
Per ultimo Dio chiamò il Cane, e, ad esso, disse: “Caro cane, anzi, Caro amico mio, mi sei stato fedele in quest’anno, hai avuto attenzione per ogni mio bisogno: quando ero solo eri lì ai miei piedi a tenermi compagnia, quando ero triste eri lì pronto a darmi il tuo affetto, quando ero sperduto nel buio della notte, eri lì pronto a guidarmi con il tuo fantastico fiuto. Sei stato un amico, e mi hai mostrato di essere un fantastico compagno di vita, per questo a te attribuirò il piu bello fra i compiti: Tu accompagnerai ovunque la migliore delle mie creazioni: L’UOMO.”
Il Cane sorrise.
Dio però precisò: “Attento però, non è un compito facile: troverai uomini pronti ad accoglierti con amore e gioia, ma a volte ne troverai pronti a scacciarti con pietre e insulti. Troverai uomini pronti a darti una casa, un rifugio, del cibo, ma purtroppo ve ne saranno altri pronti a lasciare che tu alloggi in ricoveri di fortuna, in miseria, anche pronti a lasciarti morire di fame”
Il Cane adesso aveva perso quella luce gioiosa che lo aveva illuminato fino a pochi minuti prima, e per un attimo si chiese il perchè di tale scelta, si chiese perchè proprio a lui, e non …al Leone ad esempio, che con la propria forza sarebbe di sicuro riuscito a sopportare un così difficile destino… o alla volpe che di certo con la propria furbizia avrebbe inventato uno stratagemma per sopravvivere…
Dio però continuò il suo discorso: “Amico mio, adesso ti starai chiedendo il perchè io abbia deciso questo, perché proprio a te abbia assegnato questa sorte… e allora sappi amico mio, che da ora fino alla fine del mondo, questo sarà il destino che riserverò solo a coloro che più AMO”
Il Cane capì, e torno a sorridere…
Da allora l’Uomo e il Cane sono amici inseparabili…
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