IL CORPO UMANO
Aggettivi generici:
Bello / brutto | capelli, gambe |
Piccolo /grande | naso, mani |
Alto /basso | la persona in generale, la fronte |
Lungo/corto | collo, gambe |
Largo/ stretto | I fianchi, le spalle |
Grosso/sottile | le labbra, il viso |
Rotondo/ allungato | il viso, gli occhi |
Chiaro/ scuro | capelli, carnagione |
Plurali irregolari:
il labbro | L’orecchio |
Il dito | Il braccio |
Il ginocchio | Il ciglio / il sopracciglio |
Una persona può essere:
Per quanto riguarda la statura: | alta - spilungona / bassa – tarchiata - tappo/ di statura media |
Per quanto riguarda la corporatura: | magra- smilza/ grassa- pingue - obesa/ slanciata/ robusta |
Per quanto riguarda la capigliatura: | bionda / bruna/ rossa/ calva |
Una persona può avere:
i capelli: | neri/ castani/ rossi/ biondi/ grigi/ bianchi/ tinti/ ricci/ ondulati/ lisci/ |
Le orecchie: | grandi/ piccole/ asventola/ a punta |
Il viso: | pallido/ roseo/ ovale/ abbronzato/ a punta/ rotondo/ scarno/ incavato/ smunto |
La fronte: | alta/ bassa/ stretta/ larga/ |
Gli occhi: | blu-azzurri-celesti/ grigi/ neri-castani/ verdi/ tondi/ allungati/ a mandorla/ espressivi/ penetranti/ scrutatori/ atoni-apatici/ dolci/ |
Il naso: | normale/ lungo-aquilino/ adunco-storto/ all’insù |
Le labbra: | sottili/ grosse-carnose/ pallide-rosate |
Le gambe: | lunghe/ corte/ dritte/ storte |
Il mento: | regolare/ aguzzo/ tondo |
Le spalle: | dritte/ curve/ atletiche/ spioventi |
Il collo: | lungo-corto |
ALCUNE ESPRESSIONI IDIOMATICHE:
fare buon viso a cattiva sorte | |
Essere tutt’orecchi | |
Da quest’orecchio non ci sento | |
Aprire gli occhi a qualcuno | |
Non riuscire a tenere gli occhi aperti | |
Costare un occhio della testa | |
Andare a naso | |
Restare a bocca aperta | |
Restare a bocca asciutta | |
Incrociare le braccia | |
Essere il braccio destro di qualcuno | |
Alzare troppo il gomito | |
Avere le mani legate | |
Avere le mani bucate | |
Girarsi i pollici | |
Mi fa venire il latte alle ginocchia | |
Togliersi dai piedi | |
Tenere il piede in due staffe | |
E’ una cosa fatta coi piedi |
LESSICO LEGATO ALLA VISTA E ALL’OCCHIO
A prima vista | |
Essere molto in vista | |
In vista dell’esame …. | |
Perdere il lume degli occhi | |
Veder di buon occhio | |
Non perdere d’occhio qualcuno o qualcosa | |
Divorare con gli occhi | |
Essere tutt’occhi | |
Dare nell’occhio | |
Averne fino alla punta dei capelli | |
Chiudere un occhio |
ESPRESSIONI IDIOMATICHE LEGATE ALL’UDITO
Fare orecchi da mercante | |
Mettere una pulce nell’orecchio a qualcuno | |
Dare a qualcuno una tiratina d’orecchi | |
Essere tutt’orecchi | |
Non sentirci da ‘quest’orecchio’ |
1) Mio padre non vede di buon occhio che io vada ad abitare all’estero.
2) E’ davvero una bella bici: mi è costata un occhio della testa.
3) Basta! Ne ho fin sopra i capelli delle tue prepotenze!
4) E’ un tipo originale, cui piace molto dare nell’occhio.
5) A prima vista sembrava uno sciocco, invece si è rivelato un tipo in gamba.
6) E’ un uomo molto in vista nella sua città.
7) I fanatici dello sport che diventano violenti, mi fanno perdere il lume degli occhi.
8) Avanti, raccontami in fretta quello che vuoi dirmi. Ho poco tempo e non posso perdere d’occhio l’orologio.
9) Ti prego di dimenticare quello che è avvenuto: chiudi un occhio sui miei errori.
10) Da ragazza avrei voluto tanto un motorino, ma i miei da quest’orecchio non ci hanno sentito.
11) Non fare orecchi da mercante e ascolta quello che ti dico: prenditi una buona volta le tue responsabilità.
12) Avanti, avanti, racconta quello che è successo: sono tutt’orecchi!
13) E’ tanto che non vado a trovare la mia vecchia maestra, che è sola e malata: meriterei davvero una tirata d’orecchi.
14) Le parole di mia madre mi hanno messo davvero una pulce nell’orecchio: adesso devo scoprire chi voleva farmi uno scherzo!
PROVERBI: cercate di indicare cosa significano questi proverbi! Individuate una situazione in cui sia possibile usarli!
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore! | |
Occhio non vede, cuore non duole! | |
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire | |
Rosso di sera, bel tempo si spera! | |
Ne uccide più la lingua che la spada! |
E’ un omone grande e grosso, un po’ stempiato. Porta degli occhiali molto grandi che fanno pensare a una persona molto intelligente. Il naso è grosso e un po’ a patata. Ha barba e baffi. |
E’ un bambino piccolino e vivace, con un visetto simpatoco. Ha i capelli biondi, corti corti, che lasciano scoperta la fronte spaziosa. Le sue orecchie sono grandi e leggermente a sventola. |
E’ una donna elegante e raffinata. I capelli biondi e ondulati sono pettinti con cura. Ha il naso lungo ma ben formato. La bocca è grande e le labbra sono piuttosto sottili. |
E’ un uomo abbastanza giovane e affascinante. Ha i capelli neri, corti e ricci. Anche gli occhi sono neri. Lo sguardo è molto espressivo. Ha un mento volitivo e la bocca larga dalle labbra carnose. |
1) Compilate la seguente tabella, inserendovi tutte le forme verbali contenute nei testi descrittivi tratti da Io non ho paura di N. Ammaniti.
VERBO | MODO | TEMPO | PERSONA | NUMERO | TRANS./ INTRANS | ATTIVO/ PASS./ RIFLESS. |
Sedeva | indicativo | Imperfetto | III | s. | Intr. | Attivo |
serviva | ||||||
Ad: “Caro amiko, ti scrivo”. E il fattore k entra a scuola” (Corsera, 24.9.2002)
Cercate di spiegare le seguenti frasi in un italiano più semplice.
Ogni tanto mi scappa la k | Ogni tento uso la k senza neanche accorgermene |
La prof. mi sclera/mi fulmina | |
I messaggini utilizzano una lingua cifrata | |
Una lingua colma di abbreviazioni e di formule alfanumeriche | |
La scrittura canonica | |
I casi più arditi | |
Un codice nato dall’esigenza di essere veloci | |
Le battute concesse dal cellulare per un singolo messaggio non superano le 160 unità | |
La stenografia | |
L’abitudine arriva a contaminare i testi ufficilai | |
Conseguenze imprevedibili | |
La k, da semplice sostituto del ch, comincia a invadere kose e kase | |
Una tendenza che i linguisti giudicano non effimera | |
La discrasia tra grafia e fonetica | |
Una rivoluzione dal basso | |
Una regola imposta dall’Accademia della Crusca | |
Una scelta funzionale | |
La k gode di un indubbio prestigio internazionale | |
E anche di illustri precedenti | |
Il primo testo nella nostra lingua era un trionfo di k | |
Niente a che vedere con l’uso contestativo inaugurato negli anni 70 da Costa Gavras | |
Tutt’al più qualcosa di esotico | |
Spesso devo cerchiare i vari +… | |
Faticano a capire perché li correggi | |
Non distinguono tra le licenze possibili in un testo privato e le esigenze di un testo scolastico | |
L’italiano è una cenerentola | |
Nella cintura milanese | |
Mi tocca intervenire | |
Il fenomeno delle abbreviazioni si è fatto più complesso | |
Mescolanza significa anche contaminazione linguistica | |
L’autoctono “bacio” | |
Un repertorio cosmopolita | |
Dediche vergate con il gusto dell’infrazione | |
Un repertorio variegato che fa a pugni con le prescrizioni della normatività scolastica | |
C’è chi riesce ad arginare il tutto senza affanni | |
Il boom della k | |
Le minute dei compiti in classe | |
Tendono a scomparire le vocali | |
È già in atto una controtendenza per reazione | |
Gli studenti secchioni | |
2) Rispondete alle seguenti domande:
- Indicate quali cambiamenti della scrittura sono entrati nei messaggini.
- A quali esigenze rispondono tali cambiamenti?
- Che cosa sta succedendo nella scrittura ‘ufficiale’?
- Come giudicano i linguisti questo fenomeno?
- E come lo giudicano gli insegnanti?
- Qual è la controtendenza in atto?
-
Ad: Ecco la “vocabolaria” (La Repubblica, 14.7.1994)
1) Spiegate i seguenti termini e le seguenti frasi del testo, in un italiano più semplice:
Lo Zingarelli promuove l’ingegnera e l’avvocata | |
Il vocabolario ci darà licenza di …. | |
P. Bianco, quando era sul ponte di comando dell’Indipendente | |
La rivoluzione in rosa | |
800 mestieri fino ad oggi di esclusiva petinenza maschile | |
Un’aspirazione alla parità dei diritti, anche lessicale, tra uomo e donna | |
A favore del nuovo corso si pronuncia…. | |
Accademico della crusca | |
Consensi arrivano anche dall’altra metà del cielo | |
Una rivoluzione che ha avuto una brusca accelerazione con la pubblicazione del quarto e ultimo volume del Vocabolario Treccani | |
Duemila anglismi | |
I neologismi | |
Parole mutuate dalla moda | |
I termini che hanno tenuto banco sui giornali |
3) Rispondete a queste domande di comprensione:
1. LA DESCRIZIONE D’AMBIENTE
LESSICO UTILE:
a) GLI INDICATORI DI POSIZIONE
In primo piano / in secondo piano / sullo sfondo A sinistra / a destra / in centro In basso / in alto Davanti (a) / dietro (a) Sotto / sopra In fondo Vicino a / lontano da / accanto a Sul davanti / sul retro Di fronte a Nell’angolo Sulla parte destra/ sulla parete sinistra Per terra Appeso al muro / alla parete |
b) LE PAROLE PER VEDERE
Guardare | Ho guardato le illustrazioni sul libro |
Adocchiare | Ho adocchiato un ragazzo niente male al caffè dell’università. |
Intravedere | Ho intravisto tuo fratello mezz’ora fa alla stazione: stava partendo per Roma? |
Squadrare | Tuo padre è molto scorbutico: ci ha squadrato da capo a piedi come se fossimo degli estranei! |
Sbirciare | Ho sbirciato nell’aula per vedere i nuovi studenti, ma avevo paura di essere scoperta! |
c) I MODI DI VEDERE
Osservare | Ho osservato a lungo il tuo comportamento e ho capito che devi avere qualche problema. |
Scorgere | Per fortuna ho scorto il profilo di quel ciclista nella nebbia, altrimenti lo avrei investito! |
Avvistare | Quando dal traghetto avvistammo la terra, cominciammo a urlare di gioia! |
Notare | Tua sorella è una persona che si fa notare per il suo abbigliamento stravagante |
Ispezionare | Abbiamo ispezionato da cima a fondo tutti gli angoli della casa, senza trovare purtroppo quello che stavamo cercando. |
Contemplare | Alla mostra ho contemplato a lungo la “Madonna del parto” di Piero della Francesca |
Scrutare | Scruto il cielo con la paura che piova! |
d) ALCUNE LOCUZIONI VERBALI
Avere davanti agli occhi | Ho sempre davanti agli occhi la scena di quell’incidente, e non riesco a liberarmene! |
Avere sotto gli occhi | Avevo il libro sotto gli occhi, ma l’ho cercato a lungo in tutti gli scaffali. Sono proprio distratta! |
Rivolgere gli occhi | Quella vecchia signora ha rivolto gli occhi al cielo con aria stanca! |
Sgranare/spalancare gli occhi | A quella notizia mia sorella ha sgranato gli occhi: non se l#aspettava proprio! |
Cercare con gli occhi | Ti ho cercato con gli occhi in mezzo alla folla, ma non sono riuscita a vederti! |
Abbracciare con lo sguardo | Da Piazzale Michelangelo si può abbracciare con lo sguardo tutta Firenze |
Spingere lo sguardo | Non si vedeva altro che mare, fin dove si poteva spingere lo sguardo! |
Ad: pronomi personali e verbi
1) DA BAMBINA, A VOLTE
a. Completate con i pronomi personali e le forme verbali richieste.
Da bambina, a volte --------- (capitare, imperf. Ind. III p.s.) ------------------------------------------ per un attimo di pensare al babbo.
Lui (arrestarsi, imperf. ind. III p.s.) --------------------------------------- di botto e ---------------- (guardare, imp. Ind. III p.s.). Come una volta nella piazzetta di Monte Uliveto.
Pochi giorni prima -------------------- (rubare, trap. Prossimo ind., III p.p.) ----------------------------------------------- il cappotto, dall’attaccapanni di una trattoria. ------------------- (esclamare, trap. pr. ind., III p. s.) --------------------------------------- : « Chi ----------- (prendere, pass. pr. ind., III p. s.) -------------------------------, -------------- (avere, imperf. ind. III p.s.) --------------------------------------------------- certamente più bisogno di ---------------------------“.
(Credere, pass. Remoto, III p.s.) ------------------------------------- di risolvere la cosa con una maglia in più e una sciarpa al collo.
b. Volgete al plurale il testo di cui sopra
Da bambine, a volte --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------di pensare al babbo e alla mamma.
II. Inserite nella seguente favola di Gianni Rodari i pronomi personali mancanti, e le forme verbali richieste.
Un bravo signore di Cesena (sognare, pass. Remoto) --------------------------------- per molti anni di ottenere qualche onorificenza. Finalmente, un giorno (conoscere, pass. rem.) ------------------------------------------------ un potente personaggio e ------------------- (chiedere, pass. remoto)----------------------------:”Ho aspettato tutta la vita un’onorificenza. Lei può far----------(pronome combinato) avere una? ---------------- faccia, -------------- chiedo per favore!”
Il potente personaggio ----------------- (accontentare, pass. rem.) -------------------- e (riuscire, pass. Rem.) ----------------------------- a far------ avere il titolo di ‘cavaliere’.
Ma figuratevi la delusione del signore di Cesena quando ----------------- (arrivare, pass. rem., III p.s.) ------------------------------ il titolo e (scoprire, pass. rem.) ----------------------- che ------------------------------- avevano fatto ‘cavagliere’ con la ‘g’.
“Che (farsene, pres. ind., I p.s.) ---------------------------------- di un titolo sbagliato?” (lamentarsi, pass. rem.) ----------------------------------- con sua moglie. “La gente riderà di ---------“.
La gente in quel periodo (avere, imperf. ind.) ------------------------------ altro da pensare. Ma quel bravo signore non (avere, imp. ind.) --------------------------------- pace e allora (rivolgersi, pass. rem.) -------------------------------------------- di nuovo al potente personaggio che --------- aveva già aiutato.
“(Provvedere, fut.sempl, I p.s.) -------------------------------------- subito”, ------------------ (consolare, pass. rem. III p.s.) -------------------------------- il personaggio. “------------ farò nominare commendatore”.
La notizia (diffondersi, pass. rem. III p.s.) ---------------------------- per tutta la città. Tutti (correre, pass. rem.) ------------------------------------- dal signore e --------------- (fare, pass. remoto) ----------------------------------- le congratulazioni. Il titolo (arrivare, pass. remoto) -------------------------------------in un pacchetto sigillato. Il bravo signore -------------- (aprire, pass. remoto) ---------------------------------- con mani tremanti e (cadere, pass. remoto) ------------------------------------------ a terra, svenuto. Poveraccio! ------------------ avevano fatto ‘comendatore’ con una ‘emme’ sola!
La moglie, dopo aver---------------- buttato un secchio d’acqua in faccia per far-------------- rinvenire, ------------------ (dire, pass. remoto): “ non (imperativo di ‘prendersela)------------------------------------------------! Io avevo uno zio che era ‘colonnelo’ con una sola ‘elle’, ma nessuno mai (accorgersene, trap. prossimo) ---------------------------------------------------------------- e i soldati --------------------- (ubbidire, imperfetto, ) ----------------------------------- lo stesso”.
Il ‘comendatore’ però non (consolarsi, pass. remoto) ---------------------------------. ------------ (venire, passato remoto, III p. p.) ------------------------------- tutti i capelli bianchi e ------------- (cadere, pass. remoto) ------------------------------ tutti i denti.
Tanto dolore per nulla!
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