martedì 28 dicembre 2010

La salute in Italia


Fanno poca attività fisica, parecchi non indossano le cinture di sicurezza in automobile e ancora pochi sono coloro che, tra chi dovrebbe, si vaccinano contro l’influenza. Nel complesso, tuttavia, la maggior parte degli italiani si ritiene in buona salute. Sono questi alcuni dei dati che vengono fuori dalla sorveglianza PASSI 2007 (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), coordinata dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’ISS.
Oltre 20 mila le persone intervistate, selezionate in modo casuale dalle liste delle Anagrafi Sanitarie delle Asl partecipanti, in rappresentanza della popolazione italiana in generale. La metà degli intervistati è rappresentato da donne. L’età media è di 43 anni. Il 56% ha un livello di istruzione alto (media superiore o laurea) e il 64% un lavoro regolare (nella fascia d’età 18-65 anni). Ecco una prima sintetica lettura dei dati.
Percezione dello stato di salute - Il 65% delle persone intervistate ha dichiarato di ritenere buono o molto buono il proprio stato di salute. Le persone che però hanno una o più patologie croniche, quelle con un livello di istruzione più basso e quelle che hanno difficoltà economiche hanno una percezione molto meno positiva del proprio stato di salute.

Attività fisica - È risultato completamente sedentario il 28% del campione, mentre solo il 33% ha dichiarato di aderire alle raccomandazioni sull’attività fisica. In circa un terzo dei casi, i medici (o altri operatori sanitari) si sono informati al riguardo e hanno consigliato genericamente di svolgere attività fisica.

Abitudine al fumo - Il 31% si è dichiarato fumatore. Quasi tutti gli ex fumatori hanno smesso di fumare da soli. L’84% degli intervistati ha riferito che il divieto di fumare nei locali pubblici viene rispettato sempre o quasi sempre. Secondo l’85%, il divieto sul fumo sul luogo di lavoro è stato rispettato sempre o quasi sempre, mentre il 66% ha dichiarato che nelle proprie abitazioni non è permesso fumare.

Situazione nutrizionale e abitudini alimentari - Il 32% del pool Passi è risultato in sovrappeso, mentre gli obesi erano l’11%. Il 57% delle persone con eccesso ponderale ha riferito che un medico o un altro operatore sanitario gli ha consigliato di fare una dieta per perdere peso e il 37% ha dichiarato di aver ricevuto il consiglio di fare regolarmente attività fisica. Il consumo di frutta e verdura è risultato abbastanza diffuso, anche se solo il 10% ha aderito alle raccomandazioni internazionali consumandone cinque volte al giorno.

Consumo di alcol - Il 61% della popolazione tra 18 e 69 anni ha riferito di aver consumato almeno un’unità di bevanda alcolica nell’ultimo mese e il 16% aveva abitudini di consumo considerate a rischio (complessivamente l’8% beveva fuori pasto, il 7% era un bevitore «binge» e il 4% era un forte bevitore). Secondo le dichiarazioni degli intervistati, gli operatori sanitari si sono informati poco frequentemente (16%) sulle abitudini di consumo alcolico dei loro assistiti e hanno consigliato solo raramente (9%) alle persone a rischio di moderarne il consumo.

Sicurezza stradale - L’uso dei dispositivi di sicurezza non è ancora del tutto soddisfacente. Mentre l’82% delle persone intervistate ha dichiarato di utilizzare in modo sistematico la cintura di sicurezza sedendo nei posti anteriori, solo il 19% ha utilizzato sempre la cintura sui sedili posteriori. Il 13% degli intervistati ha dichiarato, inoltre, di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol nel mese precedente all’intervista, e il 10% di essere stato trasportato da un conducente che guidava sotto l’effetto dell’alcol.

Vaccinazione antinfluenzale - Solo il 28% delle persone tra i 18 e i 64 anni, con almeno una condizione a rischio per le complicanze dell’influenza (malattie respiratorie croniche, diabete, tumore, malattie cardiovascolari), ha dichiarato di essersi vaccinato durante la stagione 2006/2007.

Vaccinazione antirosolia - Per eliminare la rosolia congenita è necessario che il numero di donne suscettibili alla rosolia sia inferiore al 5%. La percentuale di donne suscettibili o con stato immunitario sconosciuto è invece risultata pari al 45%.

Rischio cardiovascolare - Il 22% degli intervistati, tra i 18 e 69 anni, ha dichiarato di essere iperteso e, tra questi, il 71% era in trattamento farmacologico. Al 17% non è mai stata misurata la pressione arteriosa. Un quarto della popolazione ha dichiarato di avere valori elevati di colesterolemia e, tra questi, il 25% era in trattamento farmacologico. Il 23% ha riferito di non aver mai misurato il colesterolo. La carta del rischio cardiovascolare è ancora scarsamente utilizzata da parte dei medici: solo il 7% degli intervistati con età compresa tra 35 e 69 anni ha riferito che il proprio medico gli ha valutato il rischio cardiovascolare.

Infortuni domestici - Nonostante la frequenza degli infortuni, la percezione del rischio infortunistico in ambito domestico non è elevata: il 91% degli intervistati, infatti, ritiene questo rischio basso o assente. La percentuale degli intervistati che ha ricevuto informazioni sugli infortuni domestici è limitata al 28%: tra questi, il 30% ha messo in atto misure per rendere più sicura la propria abitazione.

Depressione - Il 9% delle persone intervistate riferisce di aver avuto, nelle due settimane precedenti l’intervista, sintomi di depressione. Tra queste, quasi la metà (47%) non ha chiesto aiuto a nessuno, mentre solo il 40% si è rivolta a un medico per questo problema.

Screening del tumore del collo dell’utero - L’83% delle donne tra 25 e 64 anni ha effettuato almeno un Pap test nella vita, ma soltanto il 73% l’ha eseguito negli ultimi tre anni come raccomandato.

Screening del tumore della mammella - L’84% delle donne tra 50 e 69 anni ha effettuato almeno una mammografia nella vita, ma una proporzione minore (68%) l’ha eseguita negli ultimi due anni come raccomandato.

Screening del tumore del colon-retto - Solo il 19% delle persone con 50-69 anni ha eseguito, a scopo preventivo, un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci negli ultimi due anni e il 9% una rettosigmoidoscopia o una colonscopia negli ultimi 5 anni.
ISS.it
Mercoledì 3 dicembre 2008

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