Una famiglia su tre è a rischio povertà
L'indagine rivela che il primo problema, per gli abitanti della regione, è il lavoro, seguito dalla sicurezza. A Roma aumentano le violenze sessuali. Politica, Zingaretti più apprezzato di Alemanno
Povertà, crisi, sicurezza, giudizi sulla politica del governo. E i romani che apprezzano maggiormente l'operato del presidente della Provincia Nicola Zingaretti rispetto a quello del sindaco Gianni Alemanno. Questo il parere comune, almeno, tra i 2.032 cittadini intervistati in tutte le provincie della regione tra settembre e ottobre scorso per l'indagine realizzata da Eures e Upi Lazio e allegata al Rapporto 2010 sulle province del Lazio.Povertà: nel Lazio a rischio una famiglia su tre. Oltre un terzo delle famiglie laziali (il 37%) si colloca nell'area di rischio povertà. Il 55,2% dichiara di disporre di un reddito "vicino o leggermente superiore" a quello minimo necessario. I poveri si trovano principalmente nei piccoli e medi Comuni (49,1% e 47%), mentre le categorie più a rischio sono quella degli anziani (41,7%), dei nuclei monogenitoriali (47,2%) e delle persone sole (45%). Per condurre una vita dignitosa, secondo le famiglie del Lazio, sono necessari almeno 2.647 euro al mese. Solo i romani alzano questa soglia fino a 2.908 euro, mentre nei piccoli centri si scende a 2.000. Il Rapporto registra un forte calo dei redditi: si riducono infatti le famiglie appartenenti al cosiddetto ceto medio (dal 36,6% al 34,4%) e aumentano sia quelle in forte difficoltà (dal 3,5% al 5,3% gli individui con al massimo 5 mila euro).
Crisi e precarietà. Per oltre la metà degli intervistati (60,4%), il primo problema da affrontare è quello del lavoro e della lotta alla precarietà. Mentre il 30,2% individua invece come priorità le politiche sociali e per la famiglia. Anche la crisi ha giocato la sua parte. Così nel 2010 le famiglie hanno dichiarato un arretramento della condizione economica: soltanto l'8,1% dei nuclei ha visto infatti migliorare la propria condizione.
Imprese. Diminuiscono le imprese attive dello 0,5% (oltre 2 mila unità). La regione segue il trend nazionale per quanto riguarda i finanziamenti agevolati alle imprese che sono in continua diminuzione.
Lavoro. Aumentano i laureati tra i disoccupati. Tra il 2008 e il 2009 la flessione degli occupati è stata più contenuta di quella nazionale (-1,6%), attestandosi su un -0,2%. I disoccupati, però, sono aumentati del 14,2%, e sono soprattutto i laureati (+33%).
Sicurezza, diminuiscono i reati . Nel 2009 sono stati 271.554 i reati denunciati che rappresenta il valore più basso dell'ultimo decennio (con la sola eccezione del 2004). È Viterbo, la provincia che registra la più alta concentrazione di reati con 10.526 denunce (pari a -8,7% sul 2008), seguita da Roma, Latina e Frosinone. Unica eccezione Rieti che registra un aumento del numero dei reati nell'ultimo anno (pari a +6%). I furti rappresentano il reato più diffuso (oltre il 50%). Anche le rapine segnano nel 2009 nel Lazio un forte decremento: passando da 5.672 del 2007 a 4.796 nel 2008 fino a 3.620 nell'ultimo anno.
Ma a Roma crescono le violenze sessuali. Nel 2009 sono stati commessi due omicidi in meno rispetto ai 50 del 2008. Anche se si registra una leggera flessione per le denunce di violenze sessuali (-1,4% sul 2008, pari a 421), a Roma però c'è stato un incremento dei casi: da 325 a 332. Stessa situazione a Rieti (da 8 a 10). E tra i delinquenti, nel 63% dei casi i cui autori siano noti, sono gli italiani, a fronte del 37% di stranieri.
Percezione di sicurezza. Dall'indagine risulta che il 76,9% dei residenti del Lazio afferma di sentirsi sicuro nel proprio comune, con una crescita di 18 punti percentuali rispetto ai 58,7% del 2009. E se da un lato cresce la percezione di sicurezza, soltanto il 9,3% del campione ritiene che i reati siano diminuiti, mentre il 66,6% ne indica una sostanziale stabilità e addirittura il 24,2% ne segnala un aumento.
Zingaretti più popolare di Alemanno. Tra i romani l'apprezzamento per l'operato del presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti (con il 42,2% dei consensi) supererebbe quello per il sindaco di Roma Gianni Alemanno (37,2%).
Il 54% dei laziali boccia la politica del governo. I cittadini del Lazio bocciano le politiche adottate dal Governo nazionale per far fronte ed uscire dalla crisi. Tra le motivazioni indicate, infatti, per spiegare il rallentamento dell'uscita dell'Italia dalla crisi, la più citata riguarda l'inadeguatezza delle politiche adottate a livello nazionale (54,2%), che prevale sul peso delle condizioni generali dell'economia italiana (39,2% delle risposte).
In provincia il primato degli incidenti stradali. Rispetto al totale regionale, l'82,4% dei sinistri si è verificato nella provincia capitolina, così come il numero delle vittime: in tutto 313 nel 2009, seguita da Latina (92), Frosinone (54), Viterbo (21), e Rieti (14). E in generale, nel corso del 2009 si sono registrati nel Lazio 28.186 incidenti, che hanno causato 494 morti. E secondo i dati diffusi da Aci e Istat, è proprio nella regione Lazio che si trovano le tre strade più pericolose di Italia: la via Aurelia nel tratto tra i km 12-36 (in provincia di Roma); la via Tiburtina Valeria tra i km 12-36 (sempre in provincia di Roma e la Via Pontina (Latina) tra i km 38-103.
Le famiglie del Lazio le più tecnologiche d'Italia. La passione per la tecnologia ha fatto salire al primo posto del podio le famiglie del Lazio. Tanto che il 94% dispone di un telefono cellulare, il 51,5% ha un accesso a internet, preceduto soltanto dalle famiglie delle Marche. Ma è record per la banda larga, cui è connesso il 39,9%, seguite da quelle marchigiane (38,5%) e lombarde (38,4%). Roma si conferma Capitale dell'innovazione, con 7.680 domande di brevetto (pari al 92,8% del totale regionale) presentate nell'ultimo decennio.
Un bambino su 6 nato da stranieri. La popolazione del Lazio continua a crescere. Un bacino di 5.681.868 abitanti al 1° gennaio 2010, di cui 4.154.684 residenti nella provincia di Roma, 551.217 nella provincia di Latina, 497.849 in quella di Frosinone, 318.139 a Viterbo e 159.979 a Rieti. Negli ultimi dieci anni l'incremento regionale è risultato pari all'11,1%. La provincia di Roma, con 1,46 figli per donna, supera Latina (1,38) in termini di fecondità. Sono oltre 9 mila i nati nel 2008 da almeno un genitore straniero rappresentando il 16,6% del totale delle nascite (16,7% in Italia.
Rieti, la città con più anziani. La maggior parte degli anziani del Lazio risiedono a Rieti, con un rapporto di circa 2 "nonni" per ogni under 15. Nel Lazio, tra il 1999 e il 2009, la quota di residenti di oltre 64 anni è cresciuta di circa tre punti percentuali, passando dal 16,9% al 19,7%. Sempre in questo decennio, nel Lazio è aumentata l'incidenza degli anziani della 'quarta età' (di 85 anni e più).
Rinnovabili e differenziata, il Lazio tra le ultime posizioni. Nel 2009, il Lazio ha registrato il terzo valore più basso nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sul consumo totale, con appena il 5,8% (il dato nazionale è del 20,3%). Anche la raccolta differenziata (430.599 tonnellate nel 2008), sebbene in aumento del 6,2% rispetto al 2007, risulta ancora ferma al 12,9% del totale dei rifiuti prodotti.
Turismo, quinta regione in Italia per attrattività. Il Lazio, con 13 milioni di arrivi nel 2009 e 33,8 milioni di presenze (11,8 e 29,1 solo nella provincia di Roma) si colloca al quinto posto della graduatoria nazionale dell'attrattività turistica, dopo il Veneto (60,6 milioni di presenze), il Trentino Alto Adige, la Toscana e l'Emilia Romagna. Secondo il Rapporto, il turismo si conferma asse portante dell'economia regionale, con il 7,8% delle imprese attive che operano nel settore.
(15 dicembre 2010)
da http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/12/15/news/rapporto_eures-upi_lazio-10238834/index.html?ref=search
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